Trottola di Ecate

Il sigillo di Ecate con al centro raffigurata la trottola di Ecate

La trottola di Ecate, in greco antico ίυγξ (iugx o strophalos[1][2]) era uno strumento magico sacrale, dedicato a Ecate, con cui invocare la presenza della divinità nella celebrazione di un rito. Già citata in età classica da Ovidio (I secolo a.C.):

«Ella conosce le arti magiche (...)
sa bene quale sia il potere (...)
del filo messo in movimento dalla
trottola che gira» [3]

la trottola magica veniva chiamata da Marino di Neapoli (V secolo d.C.) "ineffabile" e "divina" [4] poiché permetteva di raggiungere la σύστασις (sustasis) teurgica: l'unione con la divinità [5]. In particolare i neoplatonici richiamavano la presenza della divinità oracolare Ecate facendo girare una trottola così descritta da Michele Psello [6]:

(FR)

«Le cercle d'Hécale est une sphère d'or, qui renferme au milieu un saphir, tourne par le moyen d'une lanière de taureau el porte des caractères sur toute sa surface; c'est en la tournant qu'on faisait les évocations»

(IT)

«La trottola d'Ecate è una sfera dorata costruita attorno a uno zaffiro e fatta girare tramite una cinghia di cuoio, con sopra dei caratteri incisi su ogni faccia: mentre gira si fanno le invocazioni»

La "trottola" o "ruota di Ecate" veniva lanciata dal teurgo: se ruotava verso l'interno gli dei venivano sollecitati a partecipare al rito; facendola girare verso l'esterno la divinità era libera di andarsene. La trottola girando produceva dei suoni che sembravano essere versi di animali, o lamenti o risa dalla cui interpretazione il teurgo poteva avere visioni profetiche anche assimilandole al suono delle sfere celesti [7]

La rotazione della trottola influenzava infatti, il moto degli astri celesti che esercitavano il loro influsso sulla Terra [8]

«...proprio servendosi di questa iugx Proclo riuscì a liberare l'Attica da una rovinosa siccità e Apollonio di Tiana (il cui floruit è posto alla fine del I secolo d.C.) tenne lontani da popolose città i terremoti, tramite operazioni magiche sulla parte inferiore del cielo, maggiormente sensibile alla "manipolazione" teurgica [9]»

L'uso della trottola magica a scopo divinatorio è proseguito nel tempo: per esempio nel XIX secolo la camorra si serviva della trottola per prevedere l'esito di un'azione criminale:

«Si ricorre a ’o strummolo [trottola] quando si vuole stabilire chi di una comitiva deve commettere un assassinio; ed allora i nostri malviventi si recano alla calata d’’o sole dalla fattucchiera, che ordina a’ convenuti di disporsi intorno ad una tavola; poi prende ’o strummolo e gl’imprime, colla destra, un movimento di rotazione. Se la trottola gira con vigore, è indizio che si riuscirà nell’impresa e il designato sarà colui presso il quale ’o strummolo va a fermarsi [10]»

In tempi più recenti si è praticato come un gioco semiserio per indovinare i risultati delle partite di calcio l'uso di piccole trottole con impressi sui tre lati i simboli 1 X 2 che servivano a compilare le schedine del Totocalcio.

Note

  1. ^ Strophalos of Hekate in Matthew Dickie, Magic and Magicians in the Greco-Roman World, Londra-New York, 2001, p. 341 nota 15
  2. ^ Frr.76,77 (in Édouard des Places, 1971)
  3. ^ Ovidio, Amori, I, 8. 7.
  4. ^ Vita Procli p.28
  5. ^ Silvia Lanzi Introduzione a Michele Psello in Oracoli caldaici con appendici, su Proclo e Michele Italo, Milano 2001 pp.105, 106
  6. ^ M.Psello, fu un erudito bizantino vissuto nell'XI secolo, celebre autore della Chonographia degli imperatori di Bisanzio e studioso della filosofia neoplatonica e delle pratiche magiche connesse
  7. ^ Michele Psello, Commento dell'oracolo caldaico n.9 (fr.206 dell'edizione di Édouard des Places, Oracles Chaldaiques : Avec un choix de commentaires anciens : Psellus, Proclus, Michel Italicus, Parigi, Les Belles Lettres, 1971, p. 170)
  8. ^ A. Tonelli, Oracoli caldei, Milano 1995 p.286
  9. ^ Michele Psello, Oracoli caldaici con appendici su Proclo e Michele Italo, a cura di Silvia Lanzi, Milano-Udine, Mimesis Edizioni, 2001. p.48
  10. ^ nota 6 - Abele de Blasio, Usi e costumi dei camorristi, Napoli, Torre Editrice, 1993 [1897], pp. 162-163

Bibliografia

  • Michele Psello, Oracoli caldaici con appendici su Proclo e Michele Italo, a cura di Silvia Lanzi, Milano-Udine, Mimesis Edizioni, 2001.
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