Matrice di Cartan

In matematica, il termine matrice di Cartan ha due significati, entrambi ricondotti al matematico francese Élie Joseph Cartan (1869-1951). Tale termine viene assunto come esempio di legge dell'eponimia di Stigler: infatti le matrici di Cartan nel contesto delle algebre di Lie furono inizialmente studiate dal matematico tedesco Wilhelm Killing, mentre il cosiddetto modello di Killing è dovuto ad Élie Cartan.

Algebre di Lie

Una matrice di Cartan generalizzata è una matrice quadrata   A = ( a i j ) {\displaystyle A=(a_{ij})}   con entrate numeri interi tali che:

  1. per entrate diagonali   a i i = 2 ; {\displaystyle a_{ii}=2;}
  2. per entrate non diagonali   a i j 0 ; {\displaystyle a_{ij}\leq 0;}
  3. a i j = 0 {\displaystyle a_{ij}=0} se e solo se a j i = 0 ; {\displaystyle a_{ji}=0;}
  4. A {\displaystyle A}  può essere scritta come D S {\displaystyle DS} , dove D {\displaystyle D} è una matrice diagonale e S {\displaystyle S} è una matrice simmetrica.

La terza condizione non è indipendente, poiché è una conseguenza della prima e della quarta condizione.

È sempre possibile scegliere una matrice D {\displaystyle D} con entrate diagonali positive. In tal caso, se S {\displaystyle S} nella summenzionata scomposizione è una matrice definita positiva, allora A {\displaystyle A} è detta matrice di Cartan.

La matrice di Cartan di una algebra di Lie semplice è la matrice i cui elementi sono i prodotti scalari

a i j = 2 ( r i , r j ) ( r i , r i ) {\displaystyle a_{ij}={\frac {2(r_{i},r_{j})}{(r_{i},r_{i})}}}

dove r i {\displaystyle r_{i}} sono le radici semplici dell'algebra. Gli elementi sono interi per una delle proprietà delle radici. La prima condizione segue dalla definizione, la seconda dal fatto che per i j {\displaystyle i\neq j} , il vettore

v r i ( r j ) = r j 2 ( r i , r j ) ( r i , r i ) r i {\displaystyle v_{r_{i}}(r_{j})=r_{j}-{\frac {2(r_{i},r_{j})}{(r_{i},r_{i})}}\,r_{i}}

è una radice che è una combinazione lineare delle radici semplici r i {\displaystyle r_{i}} e r j {\displaystyle r_{j}} con un coefficiente positivo per r i {\displaystyle r_{i}} e quindi il coefficiente per r i {\displaystyle r_{i}} deve essere non negativo.

La terza è vera perché l'ortogonalità è una relazione simmetrica. E infine, siano D i j = δ i j ( r i , r i ) {\displaystyle D_{ij}={\tfrac {\delta _{ij}}{(r_{i},r_{i})}}} e S i j = 2 ( r i , r j ) {\displaystyle S_{ij}=2(r_{i},r_{j})} . Poiché le radici semplici si estendono in uno spazio euclideo, la matrice S {\displaystyle S} è definita positiva.

Rappresentazione delle algebre a dimensione finita

Nella teoria delle rappresentazioni modulari, e più in generale nella teoria delle rappresentazioni delle algebre di dimensioni finite A {\displaystyle A} che sono non semisemplici, una matrice di Cartan viene definita considerando un numero (limitato) di moduli non scomponibili e scrivendo serie di componenti per essi in termini di moduli proiettivi, ottenendo una matrice di interi che contano il numero di eventi di un modulo proiettivo.

Bibliografia

  • Michael Reed, Barry Simon, Methods of Modern Mathematical Physics, Vol. 1: Functional Analysis, 2ª ed., San Diego, California, Academic press inc., 1980, ISBN 0-12-585050-6.
  • Ralph Grimaldi, Discrete and Combinatorial Mathematics, ISBN 0-201-19912-2.
  • Gunther Schmidt, 2010. Relational Mathematics. Cambridge University Press, ISBN 978-0-521-76268-7.
  • Antonio Machì, Gruppi: Una introduzione a idee e metodi della Teoria dei Gruppi, Springer, 2010, ISBN 88-470-0622-8.
  • J.S. Milne, Group theory (PDF), 2012. URL consultato il 22 febbraio 2013.
  • William Fulton, Joe Harris, Representation theory: A first course, Graduate Texts in Mathematics, vol. 129, Springer-Verlag, 1991, p. 334, ISBN 0-387-97495-4.
  • James E. Humphreys, Introduction to Lie algebras and representation theory, Graduate Texts in Mathematics, vol. 9, Springer-Verlag, 1972, pp. 55–56, ISBN 0-387-90052-7.
  • Victor G. Kac, Infinite Dimensional Lie Algebras, 3rd, Cambridge University Press, 1990, ISBN 978-0-521-46693-6.

Voci correlate

Collegamenti esterni

  • (EN) Eric W. Weisstein, Matrice di Cartan, su MathWorld, Wolfram Research. Modifica su Wikidata
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