Mandragora autumnalis

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Mandragola autunnale
Mandragora autumnalis
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione APG IV
DominioEukaryota
RegnoPlantae
(clade)Angiosperme
(clade)Mesangiosperme
(clade)Eudicotiledoni
(clade)Eudicotiledoni centrali
(clade)Superasteridi
(clade)Asteridi
(clade)Euasteridi
(clade)Lamiidi
OrdineSolanales
FamigliaSolanaceae
SottofamigliaSolanoideae
TribùMandragoreae
GenereMandragora
SpecieM. autumnalis
Classificazione Cronquist
DominioEukaryota
RegnoPlantae
DivisioneMagnoliophyta
ClasseMagnoliopsida
OrdineSolanales
FamigliaSolanaceae
GenereMandragora
SpecieM. autumnalis
Nomenclatura binomiale
Mandragora autumnalis
Bertol., 1820

La mandragola autunnale (Mandragora autumnalis Bertol., 1820) è una pianta appartenente alla famiglia delle Solanaceae.[2]

Descrizione

È una pianta erbacea perenne, emicriptofita, acaule.
È dotata di una grossa radice a fittone, di aspetto grossolanamente antropomorfo
Le foglie, di forma ovato-oblunga, corrugate, sono disposte a formare una rosetta basale al centro della quale, in autunno, è presente un ciuffo di fiori peduncolati, con corolla violacea, imbutiforme, lunga 3–4 cm, suddivisa in 5 lobi.
Il frutto è una bacca ovoidale, di colore giallo-arancio, lunga fino a 3 cm.

Distribuzione e habitat

È diffusa nel bacino del Mediterraneo e in Medio Oriente. In Europa è segnalata in Portogallo, Spagna, Corsica, Sardegna, Sicilia, Grecia; in Nord Africa è presente in Marocco, Algeria e Tunisia; nel Medio Oriente la si può trovare in Turchia, Israele, Giordania, Libano e Siria.[1]

Predilige i terreni calcarei soleggiati.

Usi

La conformazione antropomorfa delle sue radici ha probabilmente contribuito a far attribuire alla mandragola poteri sovrannaturali in molte tradizioni popolari.

La mandragora contiene alcuni alcaloidi la cui azione è simile a quella dell'atropina.

Note

  1. ^ a b (EN) Mandragora autumnalis, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020. URL consultato il 23 marzo 2024.
  2. ^ (EN) Mandragora autumnalis, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 23 marzo 2024.

Bibliografia

  • Sandro Pignatti, Flora d'Italia, Edagricole, Bologna 1982. ISBN 88-506-2449-2
  • T.G. Tutin, V.H. Heywood et Alii, Flora Europea, Cambridge University Press 1976. ISBN 0-521-08489-X

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Collegamenti esterni

  • IPNI Database, su ipni.org.
  • https://web.archive.org/web/20061229192841/http://space.cinet.it/cinetclub/Cofano/sc-mandrag.htm
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