Le quattro meraviglie di Roma
Le quattro meraviglie di Roma è un termine che fu molto in voga nel XVIII e XIX secolo. Definiscono con un criterio popolare, basato forse sul fasto e la notorietà, quattro palazzi romani. Si usarono dei nomignoli o dei particolari che vi alludessero: «perciò si dice dal volgo che le quattro meraviglie di Roma sono il dado di Farnese, il cembalo di Borghese, la scala di Caetani (oggi Ruspoli) e il portone di Carbognani (cioè Sciarra Colonna).»[1]
- il "dado" si riferisce alla forma quadrata di Palazzo Farnese
- il "cembalo" fa anch'esso riferimento alla forma di Palazzo Borghese
- la "scala" si riferisce allo scalone di Palazzo Ruspoli formato da 120 singoli blocchi di marmo e costruito da Martino Longhi il Giovane
- il "portone" infine, è quello di Palazzo Sciarra-Colonna
Galleria d'immagini
- Palazzo Farnese
- Palazzo Borghese
- Scala di Caetani a Palazzo Ruspoli
- Il portone di Carbognani di Palazzo Sciarra-Colonna
Note
- ^ Giuseppe Antonio Guattani, Roma descritta ed illustrata, Tomo II, Roma, Stamperia Pagliarini, 1805, p. 122.
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/8/82/Tempietto_tipo_2.png/20px-Tempietto_tipo_2.png)
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/3/3c/Insigne_Romanum_coronatum.svg/17px-Insigne_Romanum_coronatum.svg.png)