La signora senza camelie
La signora senza camelie | |
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Ivan Desny e Lucia Bosè in una scena del film | |
Lingua originale | italiano |
Paese di produzione | Italia |
Anno | 1953 |
Durata | 105 min |
Dati tecnici | B/N rapporto: 1,37:1 |
Genere | drammatico |
Regia | Michelangelo Antonioni |
Soggetto | Michelangelo Antonioni |
Sceneggiatura | Michelangelo Antonioni, Suso Cecchi D'Amico, Francesco Maselli, Pier Maria Pasinetti |
Produttore | Domenico Forges Davanzati |
Casa di produzione | Produzioni D. Forges Davanzati, E.N.I.C. |
Distribuzione in italiano | E.N.I.C. |
Fotografia | Enzo Serafin |
Montaggio | Eraldo Da Roma |
Musiche | Giovanni Fusco |
Scenografia | Gianni Polidori |
Trucco | Gianni Donelli |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori originali | |
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La signora senza camelie è un film del 1953 diretto da Michelangelo Antonioni.
Trama
Clara Manni, una ex commessa milanese, è diventata attrice dopo l'insistente proposta del produttore Gianni Franchi ma è costretta a recitare in pellicole che sfruttano più la sua bellezza che la sua bravura interpretativa. Gianni la sposa in fretta e, divenuto geloso, le proibisce di esibirsi in questo genere di film. Ma cambiare repertorio non è semplice e il nuovo film di Clara, che interpreta Giovanna d'Arco, fallisce, mettendo finanziariamente nei guai il marito.
Nel frattempo, a Venezia Clara conosce Nardo Rusconi, un console in cerca di un'avventura amorosa, ma senza intenzioni serie. Clara è costretta ad accettare un altro film dal suo antico produttore, Ercolino Borra, in modo da pagare i debiti del marito. Dopo essersi separata, Clara fugge con Nardo Rusconi; ma la storia dura poco, perché Nardo non vuol creare scandali e preferisce lasciarla.
Delusa, ella cade in depressione e chiede consiglio all'amico attore Lodi, che le consiglia di cambiare registro e d'indirizzarsi verso ruoli più profondi. Clara rifiuta ogni copione che non corrisponda alle sue nuove esigenze, ma nessuno crede in lei. È costretta ad accettare un altro film commerciale (per rientrare nel mondo del cinema, deve infatti adeguarsi alle parti insulse che le offrono): il cinismo del mondo cinematografico dominato dal danaro e dal successo di pubblico ha sopraffatto la sua ingenuità.
Critica
La signora senza camelie è stato considerato il punto di svolta nell'evoluzione della narrativa filmica in Italia, dal cinema neorealista e quindi di critica sociale dove primeggiarono Vittorio de Sica e Cesare Zavattini con Umberto D, negli stessi iniziali anni cinquanta, all'approfondimento della crisi dei sentimenti, che caratterizzerà il cinema di Antonioni degli anni a venire.[1].
Produzione
Distribuzione
Il film venne distribuito nel circuito cinematografico italiano il 27 febbraio 1953.
Curiosità
- In una scena viene citata apertamente la rivista Hollywood: un finto numero del periodico viene mostrato da Gianni Franchi (Andrea Checchi) a Ercole Borra (Gino Cervi). In copertina c'è la scena del bacio tra Clara Manni (Lucia Bosè) e Lodi (Alain Cuny).
Riconoscimenti
- Grolla d'oro ad Andrea Checchi come miglior attore non protagonista.
Note
- ^ Mira Liehm, Passion and defiance. Film in Italy from 1942 to the present, University of California Press, Ltd , U.S. 1984, p. 97 - 98 e 122 - 124
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Collegamenti esterni
- La signora senza camelie, su CineDataBase, Rivista del cinematografo.
- (EN) La signora senza camelie, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) La signora senza camelie, su AllMovie, All Media Network.
- (EN, ES) La signora senza camelie, su FilmAffinity.
- (EN) La signora senza camelie, su Box Office Mojo, IMDb.com.
- (EN) La signora senza camelie, su BFI Film & TV Database, British Film Institute (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2018).
- La signora senza camelie, Rai Cinema Channel.
V · D · M | |
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